1/22/2009

Il potere logora chi non ce l’ha

“Il potere logora chi non ce l’ha” una delle affermazioni più famose di un personaggio alquanto controverso della nostra repubblica cioè il Senatore GIULIO ANDREOTTI che il 14 gennaio ha compiuto 90 anni.
Raccontare in breve la sua storia è estremamente difficile visto che del privato si sa ben poco, tranne alcune curiosità, come una passione per i cannoli siciliani e le corse dei cavalli, ma ciò che impressiona è la sua capacità di riuscire a stare ben saldo al centro della vita politica italiana.

Giulio Andreotti nasce a Roma il 14 gennai 1919, laureatosi in giurisprudenza nel 1941 si specializzo’ successivamente in diritto canonico.
Intraprese la carriera politica nel corso degli studi, divenne presidente nazionale della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) dal 1942 al 44 succedendo ad Aldo Moro.
Negli anni della guerra conobbe Alcide De Gasperi divenendo un suo stretto collaboratore.
Indro Montanelli disse che quando andavano in chiesa insieme, De Gasperi parlava con Dio, Andreotti col prete.
Ecco in sintesi l’elenco degli incarichi di Governo che ci da’ l’idea piena del suo peso nella vita politica Italiana:
Segretario del Consiglio dei Ministri sei volte.
Ministro dell’Interno una volta.
Ministro delle Finanze due volte.
Ministro del Tesoro una volta.
Ministro della Difesa otto volte.
Ministro dell’industria, Commercio e Artigianato due volte.
Ministro del Bilancio e Programmazione Economica due volte.
Ministro degli Affari Esteri quattro volte
Ministro degli Affari Esteri e Ministro delle Politiche Comunitarie una volta
Presidente del Consiglio sette volte

I momenti più difficile che il senatore Giulio Andreotti ha affrontato nella sua lunga carriera sono due: il primo e’ stato il rapimento del On. Aldo Moro e la sua successiva morte per mano della formazione terroristica delle Brigate Rosse.
Negli anni successivi Andreotti fu accusato di aver abbandonato l’ On. Moro al suo destino avendo scelta la politica della Fermezza.
Accuse che lui ha sempre respinto con fermezza.
La secondo vicenda è quella giudiziaria che lo ha visto coinvolto nel 1993 a Palermo per rapporti con la Mafia e a Perugia come mandante dell’uccisione del giornalista Pecorella.
Assolto in tutti e due i procedimenti, anche se nella vicenda Palermitana rimangono ancora alcuni strascichi a causa di una non assoluzione piena,dal momento che è subentrata la prescrizione per i possibili reati commessi prima degli anni ottanta.
Ripercorrendo questa vicenda nel programma Porta a Porta di Vespa afferma che dietro i suoi guai giudiziari c’è la mano politica del Partito Comunista, tanto da affermare che tutto ciò non sarebbe accaduto se ci fosse stato Enrico Bellinguer.

Oggi a 90 anni il senatore non sembra voler andare in pensione e come ebbe modo di dire Bettino Craxi “questo ci sotterra a tutti” !!!!
Non mi resta che fare gli
Auguri al Senatore Giulio Andreotti

Di Antonio Nesci

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