6/25/2008

OFF-LINE N21 del 25/6/2008


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http://off-line2.blogspot.com/
IN QUESTO NUMERO:
Intervista a Caparezza: "Nulla peggiora il Paese più del disimpegno" di Daniele Ferro
Europei di OFF-LENE di Andrea Pronovi

6/20/2008

Consiglio di Facoltà di Scienze della Comunicazione.

Roma, 20 giugno 2008 Ai professori di ruolo e fuori ruolo
Prot. n. 850/A.5 di I e II fascia
Ai ricercatori
Ai rappresentanti degli studenti
Ai professori a contratto
Ai docenti esterni titolari di affidamento
Ai rappresentanti dei collaboratori didattici
della Facoltà di Scienze della Comunicazione
e, p.c. Agli studenti della Facoltà eletti negli Organi Collegiali
Ai componenti dell’Osservatorio Studentesco
LORO SEDI



OGGETTO: Convocazione del Consiglio di Facoltà di Scienze della Comunicazione.
Seduta allargata a tutte le componenti – venerdì 27 giugno 2008 - ore 9.30 – Centro Congressi.


Caro collega,


il Consiglio di Facoltà è convocato, in seduta allargata a tutte le componenti, il giorno 27 giugno 2008 alle ore 9.30 presso il Centro Congressi di Via Salaria, 113, con il seguente o.d.g.:


Attività istituzionale di programmazione
1)Comunicazioni del Preside.
2)Offerta formativa e modalità di accesso per gli aa.aa. 2008/2009 e 2009/2010.
3)Organizzazione della didattica:
· calendario didattico
· tesi di laurea
· sito di Facoltà
· verbalizzazione elettronica
4)Risorse della Facoltà: personale, dotazioni e spazi.
5)Proposte di collaborazione e iniziative varie.
· Accordo di collaborazione tra Sapienza, RAI e Politecnico di Torino
· Scuole di Alta Formazione riconosciute dall’AIS
· Partecipazione al bando pubblico Innovascuola
· Partecipazione al progetto europeo ContentPlus 2008
6)Eventi ed iniziative culturali.
· Convegno in ricordo di Michele Pallottino
· Biblioteca Marotta
· Associazione culturale "Il Grillo": richiesta patrocinio



Attività istituzionale di amministrazione
7)Approvazione verbale seduta precedente.
8)Varie ed eventuali



Sei vivamente pregato di non mancare o di giustificare la tua eventuale assenza.

Il Preside
prof. Mario Morcellini

6/19/2008

OFF-LINE N'20 del 19/6/2008

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IN QUESTO NUMERO:
Goodbye Guarini-Antonio Nesci
Il "no" dell’Irlanda alla U.E., l’esultanza della Lega - Marco Pinchera
E' possibile vietare il fumo lungo il pergolato dellaSani?????? - Simone Muzly –
www.oncommunity.ning.com
GLI EUROPEI DI OFF-LINERubrica di Andrea Pranovi-Brava Italia, stavolta ci sei piaciuta-
LA LINGUACCIARubrica satirica di Taco-Democrazia dittatoriale-
Pubblichiamo di seguito una lettera inviata dauna studentessa ai rappresentanti degli studentidi Scienze della Comunicazione.

6/15/2008

Io speriamo che me la cavo.

Facoltà di Scienze della Comunicazione - Calendario didattico a.a. 2008-2009
Sessioni d'esame
- 1 settembre - 27 settembre 2008 (1 appello di tutte le materie dell’A.A. 2007/2008)
- 24 – 29 novembre (1 appello di tutte le materie dell'A.A.2007-2008 per i soli laureandi della sessione di febbraio, a seguito di - prenotazione presso il SOrT e per un massimo di 12 cfu per il Nuovo ordinamento o 2 esami per il Vecchio ordinamento)
- 8 gennaio – 28 febbraio 2009 (2 appelli di tutte le materie di cui si sono tenuti i corsi nel primo semestre e di tutte le materie dell’A.A. 2007/2008)
- 23 – 29 aprile 2009 (1 appello di tutte le materie per i soli laureandi della sessione di luglio, a seguito di prenotazione presso il SOrT e per un massimo di 12 cfu per il Nuovo ordinamento o 2 esami per il Vecchio ordinamento)
- 28 maggio – 4 giugno 2009 (1 appello di tutte le materie dell'a.a.2007/2008 per i soli laureandi della sessione di luglio, a seguito di prenotazione presso la segreteria didattica e per un massimo di 8 cfu per il Nuovo ordinamento o 1 esame per il Vecchio ordinamento)
- 8 giugno - 31 luglio 2009 (3 appelli di tutte le materie dell'A.A. 2008/2009)
- 2 settembre – 26 settembre 2009 (1 appello di tutte le materie dell’A.A. 2008/2009)
Sessioni di laurea (utilizzabili da tutti gli studenti)
- 20 ottobre - 10 novembre 2008 (seduta autunnale A.A. 2007-2008)
- 5 febbraio -28 febbraio 2009 (seduta invernale A.A. 2007-2008)
- 6 - 25 luglio 2009 (seduta estiva A.A. 2008-2009)
In relazione a tale scansione delle sedute di laurea, i termini per la consegna della domanda in segreteria (e dunque per il conseguimento del 96% dei crediti) e quelli per la consegna in segreteria degli ultimi cedolini d'esame per i restanti 8 crediti restano così fissati:
- per la seduta autunnale, rispettivamente il 31 luglio 2008 e 29 settembre 2008
- per la seduta invernale, rispettivamente il 1 dicembre 2008 e 15 gennaio 2009)
- per la seduta estiva, rispettivamente il 30 aprile 2009 e 5 giugno 2009)
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Il titolo dell' articolo rispecchia appieno il mio stato d' animo dopo che ho letto, con grande attenzione, l'e-mail che riportava l'illustrazione del nuovo calendario didattico.
Voglio partire dalla parte positiva e mi riferisco alla grande attenzione rivolta ai laureandi, gli unici che anche nel prossimo anno potranno beneficiare degli appelli intermedi, ma allo stesso tempo rimango estremamente diffidente visto che mi sarei aspettato qualcosa di più.
Mi riferisco alla mancata presentazione del nuovo calendario dei percorsi di laurea nel quale si dovrebbe verificare una sensibile diminuzione dei moduli grazie ad un percorso di accorporo.
Già in un precedente articolo ho anticipato che dal prossimo anno accademico vi sarà una rimodulazione dei crediti passando dagli attuali 2-4-8 a 6-9-12 con una sensibile azione di accorporo delle diverse discipline, ed è proprio in questo nuovo percorso che si va ad inserire la nuova progettazione degli appelli.
Ciò che io noto è che fino a questo momento gli studenti non sono stati informati su come si effettuerà questo percorso di accorporo, ma dal documento della presidenza che illustra la nuova rimodulazione degli appelli possiamo giungere a due conclusioni:
1) gli appelli intermedi sono stati eliminati (tranne per i laureandi)
2) i moduli da 30 ore che equivalgono a 4 crediti non spariranno.
Io avrei preferito per un fatto di serietà e trasparenza presentare tutto il "pacchetto" nella sua interezza, visto che qualche mente malata potrebbe anche pensare che è stato fatto ad arte sia per testare gli umori degli studenti che per rimandare la parte più spinosa, cioè l'accorporo, ad un momento più favorevole.
Naturalmente queste sono solamente mie congetture, pertanto mi permetto di invitare sia i docenti che gli studenti a partecipare a questo dibattito su OFF-LINE e alla presidenza, nelle persone del pres. Mario Morcellini e del vice preside Bruno Mazzara, colmare questa lacuna.

Antonio Nesci

Mega truffa nell’ambiente sanitario milanese

San Raffaele, San Carlo, San Donato, Sant'Ambrogio, San Giuseppe, Santa Rita e San Pio X: la crème della sanità privata lombardaè nel mirino dell'autorità giudiziaria. Sembra essere dunque questa l’ultima "bomba" scoppiata negli ambienti sanitari nazionali. Milano ed i suoi più illustri ospedali è al centro di questa incredibile nonché deleteria inchiesta, condotta dalla procura del capoluogo lombardo. La truffa è stata smascherata dall’Espresso che sembra tornare alla ribalta dopo la precedente indagine, sulle condizioni igieniche ospedaliere a Roma.
I "pirati della Sanità" come li chiama la rivista, avrebbero ottenuto rimborsi illeciti per l’ammontare di diciotto milioni di euro; il tutto partendo da cartelle cliniche, falsificate, truccate e gonfiate. Dunque torna lo spettro della mala sanità, che se prima aveva toccato le parti più propriamente tecniche della medicina ed il degrado strutturale nonché igienico, ora si allarga anche all’ambito manageriale. Ci si chiede dove sia finita la moralità, dove, i tanto osannati giuramenti di Ippocrate, nel momento in cui si ha a che fare con la vita umana.
Sembra ormai che il business possa legittimare qualsiasi azione di disumana emarginazione, che la macchina indistruttibile del denaro sia giunta alla sua massima rappresentazione. Il materialistico aspetto dell’essenza umana sta allargando i suoi orizzonti al cospetto di una sopraffazione spirituale nonché civica. La corruzione è ormai all’apice, i sistemi sociali tutti sono
ormai in balìa della cupidigia. Dunque non ci scandalizziamo più; la Sanità è come la giurisprudenza, come la comunicazione, come la politica, come l’economia, come lo sport. Non ci sorprendiamo se il potere gerarchico sistemico non tiene più conto di chi è obbligatoriamente subordinato. Vige un cosmico arrivismo che domina il mondo odierno, in un continuo avanzamento delle alte sfere su tutti i campi e che aumenta la ormai indissolubile frattura con il resto della società, cioè il noi, l’uomo comune.
Non ci accusate di qualunquismo, di conformismo oppure di benpensantismo, ormai è nella confusione che si vive, nella resa incondizionata, nel fallimento della
società tutta che ha plasmato costoro. Come si dice spesso però per ogni azione malvagia ce n’è sempre una buona. Speriamo!!!Mi viene di dire. Il tutto è riferito a tanta buona Sanità che ci attorna. Pensiamo agli operatori di pace sul suolo di guerra, alla Croce Rossa, ad Emergency ed a tanti professionisti che ogni giorno nei nostri ospedali si battono alla ricerca di anche un solo appiglio nella lotta alle malattie. Il nostro mondo è, al cospetto di questa lotta continua tra bene e male, tra giusti ed ingiusti tra malfattori e magnanimi, il limite dell’uomo che c’era c’è e
sempre ci sarà.
Patrizio Rosati

6/11/2008

Io sono antifascista


Notizia dell’ultima ora: il nostro duce Gianni Augusto Alemanno è stato portato d’urgenza al pronto soccorso. Il dottor Gregorio Fascio, medico dell’ospedale Littorio di Roma, ha diffuso prontamente a diagnosi: dux nostra lux è affetto dalla sindrome di Andreotti.
La medaglia con la croce celtica che Alemanno porta al collo ha iniziato a pesare troppo, e al sindaco della sacra urbe eterna s’è incrinata la schiena. Tutto era iniziato una decida di giorni fa, quando la showgirl Mara Carfagna - Ministra delle Ìmpari Opportunità - ha negato il patrocinio al Gay Pride. Il nostro condottiero ha colto la palla al balzo aggiungendo:
”Anche il Comune di Roma negherà il patrocinio al Gay Pride, perché l’abbiamo già dato al Nazi Raid”. Una squadra di camerati ha infatti operato nella giornata di martedì scorso. Alcuni vili rossi universitari, occupando la presidenza, avevano impedito che l’organizzazione di partecipazione democratica Forza Nuova tenesse un convegno alla Facoltà di Lettere de La Sapienza sul tema delle Foibe: il preside della Facoltà Guido Pescosolido aveva dato l’autorizzazione a Forza Nuova, e per questo viene definito da alcuni sovversivi un perfetto imbecille.
I giovani camerati avevano invitato per l’occasione persino l’ill.mo europarlamentare Roberto Fiore, ma la propaganda comunista ostacolava l’evento adducendo questioni di merito: la giornata in ricordo delle Foibe è il 10 febbraio, perché trattare un simile tema a fine maggio? È evidente - continuano i sovversivi - che quelli di Forza Nuova sono dei
ritardati. Gli studenti rossi meritavano pena esemplare, e così alcuni squadristi hanno creduto, obbedito e combattuto, sprangando tenacemente alcuni studenti che attacchinavano manifesti sovversivi in via De Lollis e spedendoli all’ospedale.
Tra gli arditi picchiatori fascisti c’era Martin Avaro, responsabile della sezione piazza Vescovio, coordinatore provinciale di Forza Nuova e tra i protagonisti del documentario di stampo bolscevico "Nazirock”. Sembra che il duce Alemanno voglia gratificarlo assegnandoli l’Assessorato alla Rettitudine, la cui funzione sarà piegare la schiena ai sovverisivi. Tra questi segnaliamo Giorgio Bocca, che dopo Indro Montanelli ed Enzo Biagi è l’unico giornalista della vecchia guardia rimasto a romperci le imperiali palle. Il lurido ex partigiano ha affermato di essere “uno di quelli che si è battuto per il ritorno dell’Italia alla democrazia e per la sconfitta della dittatura fascista; difendo la memoria della stagione partigiana che riscattò questo Paese. Ma oggi sono uno sconfitto, hanno vinto loro”. È con gioia che riportiamo le frasi di Bocca: finalmente torniamo a tracciare il corso della Storia, ed anche i sovversivi riconoscono la nostra nera vittoria.
Tuttavia il lavoro è lontano dal ritenersi concluso: in giro ci sono ancora dei banditi che osano affermare di essere antifascisti.

TACO

Non sono un animale

L’altra sera in un quartiere periferico di Roma si è svolta una caccia al Trans, da parte delle forze dell’ordine e della gente che esasperata è scesa in strada per farsi giustizia da sola, visto che le proprie istanze in questi anni non sono state ascoltate da nessuno.
Questo stato di esasperazione ha prodotto una caccia all’uomo che ci riporta alla mente altri tempi.
Una scena raccapricciante, dove uomini inseguivano altri uomini (i trans che in quel momento si trovavano su la strada a prostituirsi), con grida e insulti di vario tipo.
Alla fine la caccia è stata avara, solo due prede. Mentre la prima rassegnata al suo destino veniva caricata su un’auto delle forze dell’ordine, la seconda non voleva arrendersi al suo stato di “bestia”,gridava e si dimenava per il suo diritto ad esistere, gridando con tutto il fiato in corpo: non sono un animale, nell’indifferenza generale.
Queste parole hanno riecheggiato nella mia mente come un atto di accusa alla mia impotenza. Mi domando e vi domando, ricordando anche la vicenda della caccia al Rom a Napoli, è possibile che il nostro Paese ha scelto la strada dell’intolleranza più ceca, come siamo arrivati a tutto ciò e soprattutto di chi è la colpa di questa esasperazione sociale?
E’ bene ho la risposta a questa domanda, ecco i nomi dei colpevoli: Berlusconi, Veltroni, Prodi, Fini, Casini, Di Pietro, Giordano, Dilliberto e tutta la Casta.
Ma questa risposta non mi convince, non sono stato sincero fino in fondo la mia coscienza si ribella, non sono loro i veri colpevoli, al massimo sono dei macabri attori in un teatro ormai vuoto e con le scene decadenti.
Allora di chi è la colpa?
Semplice, ma difficile da accettare, è mia, perché in questi anni mi sono fatto strumentalizzare da un sistema di odio, o con Berlusconi o contro Berlusconi che ha impoverito di contenuti ed ideali la grande arte della politica. E’ mia perché ho legittimato questo sistema con il mio voto (il cosiddetto voto utile) e ho fatto salire sul palco dei mezzi attori che hanno reso mediocre una grande opera.
E’ mia perché anche io ho scelto di essere spettatore critico, forse, ma comunque spettatore e non aver avuto la forza e il coraggio di salire sul palco e cercare di scardinare il sistema.
E ora non mi resta che attendere il mio turno ad essere preda e dover anche io un giorno
gridare non sono un animale.
Antonio Nesci

6/10/2008

Media razzisti?


I più attenti avranno notato, qualche settimana fa, lo scarso rilievo dato alla notizia di uno stupro di una donna rumena commesso da un italiano. I giornali le hanno dedicato poco spazio, molto meno di quello che tutte le testate avevano riservato allo stupro commesso a Roma da un uomo di nazionalità rumena.
Perché due stupri vengono trattati in modo differente? Entrambi sono avvenuti in Italia ed entrambi hanno visto come vittima una donna straniera. L’unica risposta possibile sembra essere che a differenziare le due notizie sia la nazionalità dell’aggressore: quando lo stupratore è rumeno prime pagine, interviste, inchieste, ecc., quando lo stupratore è italiano ci si può fermare ad un trafiletto. La discriminazione tra due persone, anche se si tratta di due stupratori, sulla base della propria etnia ha un nome ben preciso: razzismo. Oggi fa notizia la violenza di un extracomunitario, quella di un italiano no: nella gente si alimenta così una
percezione di insicurezza che porta ad atteggiamenti e a comportamenti xenofobi. Se il giornalismo ha l’obiettivo di far conoscere la verità al pubblico, i mezzi di comunicazione non possono continuare a distorcere
la realtà cavalcando l’odio verso lo straniero che sta caratterizzando la società italiana in questo periodo, un odio a cui ha ben contribuito uno schieramento politico, da cui i media, almeno quelli che non ne sono direttamente controllati, dovrebbero cercare di non farsi sottomettere.
A questo proposito Roberto Natale, presidente della Fnsi (Federazione Stampa Nazionale Italiana) ha dichiarato all’Ansa che "la fine della campagna elettorale e la differente attenzione della politica sono un problema che riguarda i partiti e la frequente strumentalità dei loro interventi. Ma l’informazione dovrebbe avere un metro di misura
delle notizie più omogeneo, più autonomo, e non subalterno alle logiche della lotta politica. E’ bene ricordarlo, nel momento in cui le questioni della sicurezza hanno assunto una rilevanza centrale nel dibattito pubblico.
E’ importante che chi fa informazione senta per intero la responsabilità di scelte professionali che, con il silenzio o con l’enfatizzazione, possono avere un impatto assai pesante sulla convivenza fra italiani e stranieri.
Una notizia è una notizia sempre". Ma a quanto pare le parole di Natale non sembrano state accolte da molti giornalisti. Uno di questi giorni infatti il Tg2 ha trasmesso un servizio che racconta di una ragazza musulmana, residente con la famiglia in Italia, vittima di violenze a casa per i suoi comportamenti ritenuti troppo "occidentali" dal padre. La vicenda è triste, ma nei mezzi di comunicazione è chiaro l’intento di voler costruire lo stereotipo dell’islam come religione intransigente e violenta. Se si pensa
che i dati indicano che la maggior parte delle violenze sulle donne avviene nelle mura domestiche, come mai fa notizia la violenza che avviene in una casa abitata da musulmani e non quei tanti episodi che avvengono in famiglie italiane? Anche questoè razzismo.
Andrea Pranovi
andrea.pranovi@underpress.it
“Prima vennero per i comunisti, e non alzai la voce perchè non ero
comunista.
Quindi vennero per gli ebrei, e non alzai la voce perchè non ero ebreo.
Quindi vennero per i cattolici, e non alzai la voce perchè ero protestante.
Poi vennero per me, e a quel punto non vi era rimasto nessuno che
potesse alzare la voce”
- Bertold Brecht, da uno scritto del pastore luterano Martin Niemoller
-
SHAME
Signore e Signora Zingari
padre e madre miei:
io vi onoro
Fanciulla Sinta, ragazzo Rom
fratelli miei:
sono basso e mezzo terrone
per un fascista padano
ipoteticamente inferiore
ma sulla mia pelle si colora
secolare vanto
la superiorità del bianco
Bambino Sinto, bimba Rom
figli miei:
vorrei esser fiaba
per cullarvi
in una notte di silenzio
vorrei esser pioggia
per proteggervi
dall’odio delle molotov
Da dove veniamo
Chi siamo
Dove andiamo?
Sono italiano e
ne provo vergogna

diDaniele Ferro

6/06/2008

Cristo scendi dalla croce

Papa Nazinger continua a scassare le palle, ma soprattutto le ovaie. La settimana scorsa ha affermato che la legge 194 “in trent’anni non ha risolto il problema dell’aborto: ha svilito il valore della vita e ha aperto nuove ferite nella società”. È peggio dei comunisti mangia-bambini, ha sempre in bocca gli embrioni.Potrebbe parlare di cose un po’ più concrete. Gesù disse: “Ciò che viene fatto ai poveri è a me che viene fatto”. Allora perchè papa Nazinger non dice qualcosa sui Rom? Niente di niente, silenzio vaticano. Ci pensa allora Di Pietro a parlare: riguardo l’ipotesi sul reato di immigrazione clandestina (genialata partita dall’ “emergenza rom”) ha detto di essere d’accordo sull’istituzione di tale reato per “evitare che l’Italia diventi il vespasiano d’Europa”. L’ex magistrato di Mani Pulite ha evidentemente manie igieniche, ma paragonare gli immigrati disperati al piscio ci pare brutta cosa: per protesta, invitiamo chi si
trovi a passare davanti a casa sua a pisciargli sul portone. Dalla questione rom, dicevamo, è partita una proposta legislativa, il “pacchetto sicurezza” approntato dal leghista Maroni. Peccato che il pacchetto, oltre ad essere molto probabilmente incostituzionale sotto certi aspetti, non piaccia per nulla anche all’Unione Europea perchè violerebbe alcune normative comunitarie. Insomma, non è che sto decreto legge sia stato pensato molto bene: forse che il Ministro degli Interni al posto della testa c’ha i maroni? Comunque tra lui e La Russa è una bella sfida. Riguardo la supposta emergenza sicurezza – visto che i reati, in realtà, negli ultimi anni sono sempre diminuiti - Il Ministro della Difesa ha detto che si sta studiando “un disegno di legge per un pattugliamento dalle 18 alle 2 di notte, partendo da 6-7 città: si tratterebbe di prevedere in ognimcittà 100 gruppi composti da 5 persone, ad esempio poliziotto, carabiniere,
soldato, vigile urbano". Ma sì dai, chi più ne ha più ne metta: aggiungiamoci puttane, saltimbanchi, mangiafuochi, scimmie, deputati e senatori e facciamo delle allegre combriccole sfilanti per le città, almeno ci divertiamo pure un po’.
Di allegria ne avrebbero bisogno gli amici campani, che vivono immersi nella munnezza. Ma ci penserà il Consiglio dei Ministri, fissato a Napoli, a portare un po’ di allegria. Odino Silvio alloggerà in una suite di 350 metri quadri, con piscina in camera, palestra privata, giardino pensile e due bagni, di cui uno con vasca idromassaggio extralusso e marmi pregiati. Il tutto per la modica cifra di 4200 euro a notte. Stesso discorso per i componenti della squadra di governo, che tuttavia dovranno accontentarsi delle rimanenti suite, con un prezzo oscillante fra i 750 e i 4000 euro a notte. Non siete contenti? Non vi mette allegria? Chissà chi paga...
Comunque il problema munnezza sarà risolto: partiranno verso la Germania 3.500 tonnellate di rifiuti. Dal letame nasceranno pure i fiori, ma grazie agli italiani i tedeschi (visto che lo smaltimento dei rifiuti in terra crucca non è affatto gratis) hanno capito come far nascere euro dall’immondizia. Per quanto riguarda la quantità sempre maggiore di topi che scorrazzano nelle vie cittadine, invece, si sta pensando di radunare a Napoli tutti i cinesi presenti nel nostro Paese. Boccone dopo boccone, ci penseranno loro a farli fuori. A proposito di Cina, la fiaccola olimpica porta una sfiga della madonna: a causa del terremoto siamo a quota 71 mila tra morti e dispersi. Intanto nella vicina Birmania, devastata dal ciclone, il regime militare
continua a negare l’accesso alle organizzazioni straniere di aiuto. Appelliamoci a Bush: lui, che porta la democrazia in giro per il mondo, sicuramente libererà il popolo birmano dal regime. Spostandoci ad ovest del pianeta arriviamo in Sudafrica, dove i cittadini neri sudafricani, organizzati in ronde, stanno picchiando ed ammazzando gli immigrati neri che fuggono dai Paesi vicini, in particolare dallo Zimbabwe guidato da un feroce regime dittatoriale. Oooh, i leghisti di casa nostra saranno contenti: se si ammazzano tra di loro, sti negri, non verranno a importunarci nella nostra terra. Ma torniamo in Italia. Il 16 maggio Domenico Noviello, che aveva denunciato sette anni fa cinque affiliati camorristi per tentata estorsione,
è stato ammazzato con venti colpi in generale, e poi uno preciso alla nuca: un’esecuzione. Se gli studenti avessero la memoria delle varie mafie sarebbero tutti 30 e lode. Nel civile Nord Italia, invece, le persone si ammazzano da sole. A Torino Riccardo La Mantia, 20 anni, si è dato fuoco per paura di perdere il lavoro. Ora è in coma, gravissimo. E insomma, per morire ustionati mica c’è bisogno dei roghi della ThyssenKrupp. In tutto ciò, ci chiediamo cosa stia succedendo alla vita di questo mondo. Da un sondaggio pubblicato su Famigghia Cristiana, sembra che anche i parrocci di provata fede si stiano chiedendo dove sia andato a finire Dio. Forse sta giocando a briscola con papa Nazinger.

LA LINGUACCIA
Rubrica satirica di Taco