San Raffaele, San Carlo, San Donato, Sant'Ambrogio, San Giuseppe, Santa Rita e San Pio X: la crème della sanità privata lombardaè nel mirino dell'autorità giudiziaria. Sembra essere dunque questa l’ultima "bomba" scoppiata negli ambienti sanitari nazionali. Milano ed i suoi più illustri ospedali è al centro di questa incredibile nonché deleteria inchiesta, condotta dalla procura del capoluogo lombardo. La truffa è stata smascherata dall’Espresso che sembra tornare alla ribalta dopo la precedente indagine, sulle condizioni igieniche ospedaliere a Roma.
I "pirati della Sanità" come li chiama la rivista, avrebbero ottenuto rimborsi illeciti per l’ammontare di diciotto milioni di euro; il tutto partendo da cartelle cliniche, falsificate, truccate e gonfiate. Dunque torna lo spettro della mala sanità, che se prima aveva toccato le parti più propriamente tecniche della medicina ed il degrado strutturale nonché igienico, ora si allarga anche all’ambito manageriale. Ci si chiede dove sia finita la moralità, dove, i tanto osannati giuramenti di Ippocrate, nel momento in cui si ha a che fare con la vita umana.
Sembra ormai che il business possa legittimare qualsiasi azione di disumana emarginazione, che la macchina indistruttibile del denaro sia giunta alla sua massima rappresentazione. Il materialistico aspetto dell’essenza umana sta allargando i suoi orizzonti al cospetto di una sopraffazione spirituale nonché civica. La corruzione è ormai all’apice, i sistemi sociali tutti sono
ormai in balìa della cupidigia. Dunque non ci scandalizziamo più; la Sanità è come la giurisprudenza, come la comunicazione, come la politica, come l’economia, come lo sport. Non ci sorprendiamo se il potere gerarchico sistemico non tiene più conto di chi è obbligatoriamente subordinato. Vige un cosmico arrivismo che domina il mondo odierno, in un continuo avanzamento delle alte sfere su tutti i campi e che aumenta la ormai indissolubile frattura con il resto della società, cioè il noi, l’uomo comune.
Non ci accusate di qualunquismo, di conformismo oppure di benpensantismo, ormai è nella confusione che si vive, nella resa incondizionata, nel fallimento della
società tutta che ha plasmato costoro. Come si dice spesso però per ogni azione malvagia ce n’è sempre una buona. Speriamo!!!Mi viene di dire. Il tutto è riferito a tanta buona Sanità che ci attorna. Pensiamo agli operatori di pace sul suolo di guerra, alla Croce Rossa, ad Emergency ed a tanti professionisti che ogni giorno nei nostri ospedali si battono alla ricerca di anche un solo appiglio nella lotta alle malattie. Il nostro mondo è, al cospetto di questa lotta continua tra bene e male, tra giusti ed ingiusti tra malfattori e magnanimi, il limite dell’uomo che c’era c’è e
sempre ci sarà.
Patrizio Rosati
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