10/24/2008

Continuano le occupazioni, nonostante le minacce di Berlusconi

Le forze dell’ordine impediranno le occupazioni nelle scuole e nelle università italiane. È questo il messaggio lanciato dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dopo l’esplosione delle proteste in tutta Italia contro il decreto Gelmini e la legge 133. Alla Sapienza di Roma attualmente le facoltà occupate sono quattro: Fisica, Scienze politiche, Lettere e Filosofia e Chimica.
Le agitazioni nel primo ateneo romano hanno avuto inizio la scorsa settimana con assemblee in tutte le facoltà. Giovedì 16 ottobre si è tenuta invece un’assemblea
d’ateneo, a cui è seguito un corteo spontaneo che è arrivato sotto il ministero dell’economia.
Anche lo sciopero generale di venerdì 17 è stato segnato dalle proteste degli universitari, che si sono staccati dal resto dei manifestanti per recarsi sotto al
ministero dell’istruzione. Con la nuova settimana la mobilitazione dell’università contro la legge 133 si è tutt’altro che affievolita. Lunedì studenti e docenti
della facoltà di Fisica hanno svolto le lezioni sotto alla Camera dei deputati a Montecitorio, mentre martedì si è svolto un sit-in in concomitanza dello svolgimento
della seduta del Senato accademico.
Già nel primo pomeriggio circa due migliaia di studenti hanno invaso il piazzale della Minerva e le scalinate dell’edifico del rettorato, chiedendo, con cori e
striscioni, il blocco della didattica. Nelle ore successive, con l’inizio della seduta, che nell’ordine del giorno prevedeva una discussione sulla legge 133, sono iniziate a trapelare notizie: le richieste dei presidi di alcune facoltà di bloccare la didattica per alcuni giorni è stata accolta dagli studenti con gli applausi. Ma subito dopo gli applausi si sono tramutati in fischi, poiché all’esterno del Rettorato è arrivata la decisione del Senato accademico: nessun blocco della didattica ma una giornata di mobilitazione (il 24 ottobre).
Gli studenti, che per alcuni minuti hanno assediato uno degli ingressi del palazzo del Rettorato, al grido di “Blocco subito” hanno così optato per occupare le
facoltà di Fisica, Scienze politiche e Lettere e Filosofia, a cui nelle ore successive si è aggiunta anche quella di chimica. In un comunicato emesso dagli studenti si legge che «l'occupazione non solo rappresenta un forte segno di protesta contro le decisioni prese dagli organi accademici della Sapienza, ma anche il mezzo per costruire momenti laboratoriali ed occasioni per estendere la mobilitazione. Parallelamente saranno portate avanti iniziative volte a sensibilizzare l'opinione pubblica da svolgersi all'interno e all'esterno dell'università».
Nella giornata di mercoledì, nonostante le minacce di Berlusconi, l’assemblea d’ateneo ha deciso di proseguire l’occupazione, mentre per giovedì pomeriggio è
stato indetto un sit-in di protesta sotto Palazzo Madama.
di Andrea Pranovi

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