12/26/2008

Rioccupazione!! Senza il blocco della didattica.

Giorno 10 dicembre si è svolta nelle Facoltà di Scienze della Comunicazione e Sociologia la festa dal titolo “Vin Brulè x tutti” per festeggiare la rioccupazione delle Facoltà.
Non posso darvi molte informazioni sulla festa e come al solito il sito del movimento non è di grande aiuto.
Va detto però che l’occupazione è stata decisa da una decina di studenti, i quali come al solito non si sentono in dovere non solo di confrontarsi con gli studenti, ma nemmeno di scrivere due righe sul loro Blog per spiegare la decisione di riprendere questa forma di protesta.

Nella puntata di Banzai dal titolo (RI)Occupazione di Sociologia e SdC si è affrontato il tema della scarsa partecipazione degli studenti alla vita politica delle due Facoltà, dando la colpa in un modo a mio avviso eccessivo, agli stessi studenti, i quali non sembrano interessati alle vicende che li circondano.
Io non sono d’accordo, i primi mesi della contestazione anti 133, portata avanti da Studenti in Movimento che è formato sia da studenti di Sociologia che di Scienze della Comunicazione, la partecipazione alle Assemblee per discutere le modalità di protesta da parte degli studenti era più che buona, tanto da riempire il cortile di via Salaria o l’aula Magna di Sociologia sempre in via Salaria. Una mobilitazione durata alcuni mesi che però ad un certo punto si è spezzata al momento della prima occupazione.
Non a caso da quel momento in poi gli studenti hanno iniziato a prendere le distanze dal Movimento, che portava avanti pensieri ed iniziative non condivise e dove gli studenti erano diventati solo degli spettatori.
In base a questo non sono assolutamente d’ accordo nello scaricare la colpa della scarsa partecipazione sulle spalle degli studenti, pensare il contrario vuol dire nascondere i propri limiti e non voler ammettere che gli studenti hanno una testa che pensa ed è forse e proprio questo il problema.
Studenti in Movimento ha scelto la strada dello scontro e non del confronto, ha diviso invece di unire ed oggi i risultati sono sotto gli occhi di tutti, noi di OFF-LINE lo abbiamo denunciato ed oggi siamo ignorati dal movimento, oggi l’A1 è tornato ad essere un ghetto, non per volontà degli studenti ma per una scelta degli stessi Studenti in Movimento.
Anche la bassissima affluenza alle elezioni per il rinnovo degli organi rappresentativi può essere spiegata con una campagna elettorale a dir poco Fantozziana dove si va a votare o per amicizia o perché letteralmente accompagnati davanti ai seggi da qualche amico dell’amico, i programmi sono un qualcosa di sconosciuto e da noi i risultati si sono visti.
Per tanto la colpa della scarsa partecipazione non è da imputare agli studenti, ma ha ciò che si vuole comunicare.
Che cosa sta comunicando un Movimento che in dieci persone occupa due Facoltà?
Questa domanda la pongo agli Studenti in Movimento.

Ci sono però altre due domande che voglio porre sia al preside di Scienze della Comunicazione che quello di Sociologia: come è possibile che due Facoltà vengano occupate, anche senza il blocco della didattica, da dieci studenti senza che i presidi si oppongano?
Ma sopratutto i preside sono consapevoli che oggi siamo di fronte ad una rioccupazione?
Spero di ricevere presto le risposte a questi due semplici quesiti.


P.S. mi devo scusare con la ragazza che un po’ di tempo fa in A1 mi ha suggerito di andare a zappare invece di scrivere; sfortunatamente il maltempo mi ha impedito di seguire il tuo suggerimento che comunque spero presto di poter mettere in pratica.

Antonio Nesci

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