
PD il motivo della loro mancata presenza nel parlamento. Per due anni ci hanno detto che con questa legge elettorale non si poteva governare, che era una vera porcata, ma anche qui il Cavaliere era l’unico che affermava il contrario, sicuro che il PDL aveva i numeri per governare e le elezioni gli hanno dato ragione dandogli una maggioranza larga sia
al senato che alla camera. Non si può negare che questo risultato sia il frutto di un’ alleanza estremamente proficua con la Lega Nord che è passata dal 4,5% delle elezioni 2006 al 8,1% di queste ultime elezioni. Anche in una città per tutti rossa come Bologna, la Lega Nord è riuscita a portare a casa un risultato storico passando dal 1,8% del 2006 al 4,5% di oggi, un risultato che fa capire da solo la crisi profonda del centro-sinistra che non riesce più ad essere maggioranza nel paese anche, come in queste elezioni, quando in un modo a dir poco goffo si presenta agli elettori con un leader di spirazione Berlusconiana come è Walter Veltroni. Ma ora parliamo dei numeri del PDL, se li confrontiamo
con quelli di Forza Italia e AN delle elezioni del 2006 ci rendiamo conto di una leggera inflessione dovuta a una perdita di consenso al Nord, ma non in favore della Lega e non di elettori FI ma di elettori di AN verso la Destra e UDC.
Tutto ciò è compensato dai risultati estremamente confortanti nelle regioni del Centro-Sud, un dato su tutti quello della Calabria dove nel 2006 le due formazioni insieme avevano preso il 31,7% oggi si attestano al 42,1% numeri che non lasciano dubbi sulla forza del PDL. Concludo con la parte finale dell'articolo del direttore Vittorio Feltri ha scritto su Libero mercoledì 16 aprile 2008: " infine diamo a Silvio quello che è di Silvio. Un ringraziamento per aver sopportato
il dileggio dei fessi e dei cafoni. I quali occorre si rassegnano: lui è uno dei pochi personaggi di spicco della storia repubblicana. Piaccia o no, le cose stanno così".
Io aggiungo, FORSE stanno così.
di Antonio Nesci
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