2/03/2008

Bocciato il ministro Mussi

Da tempo il Ministro dell’Università e della Ricerca Fabio Mussi sostiene che sia ora di cambiare le norme dei concorsi dei Ricercatori Universitari.
Ogni Ateneo può costituire commissioni ad hoc, l’effetto è che si produce un reclutamento localistico e non trasparente.
Dopo numerose bozze e linee guida, il 7 dicembre 2007 Mussi ha emanato il Decreto Ministeriale con un nuovo regolamento dei concorsi da Ricercatore.
L’idea del Ministro è questa: si fanno delle Commissioni di Esperti internazionali, a cui vengono inviati i curriculum e pubblicazioni dei candidati, queste super commissioni devono restare anonime e vengono composte dai migliori.
In una seconda fase il Rettore nomina una Commissione Locale di soli docenti che ascolta i candidati che rientrano nella lista ristretta e che possiedono altri requisiti indicati dal Ministero, segue la valutazione e graduatoria definitiva.
Un’ulteriore novità riguarda la prova del candidato che non prevede più come oggi dei compiti scritti, ma solo un seminario pubblico sui risultati che i candidati stessi ritengono più interessanti e significativi della propria ricerca.
Tutto ciò è stato bocciato dalla Corte dei Conti che ha motivato questa scelta in sei punti:
esiste una gerarchia delle fonti giuridiche, il Decreto Ministeriale non può ridisegnare materie regolate per Legge dello Stato;
1 il Decreto Ministeriale tende a vanificare anche le competenze rimesse a organi universitari;
2 il Decreto doveva essere emanato entro il 31 marzo 2007;
3 il Regolamento fa riferimento alla sua emanazione e non alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale;
4 la Commissione esterna espropria di fatto la Commissione Locale della funzione di organo tecnico del concorso;
l’anonimato della Commissione Esterna va contro le regole di trasparenza.
Il Ministro Mussi non è sembrato turbato da questa presa di posizione della Corte dei Conti e noi rimaniamo in attesa dei nuovi sviluppi.

Antonio Nesci

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